PERCHE’ I 4 ELEMENTI?
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Il bello (o il brutto) di iniziare un’attività come libero professionista è che il capo sei tu, le decisioni le prendi tu, il successo o l’insuccesso dipendono solo ed esclusivamente da te e dalle tue capacità e volontà. Quindi anche scegliere il nome della propria azienda, del proprio sito, il logo, marketing, comunicazione ecc. ecc. ecc.
Quando ho approcciato il fantastico mondo degli AMM, in particolare prima delle selezioni dove venivano valutate anche le motivazioni allo svolgimento della professione, ho pensato che sarebbe stato meglio arrivare davanti alla commissione presentandogli un’idea chiara di quello che volevo fare. Non so se ho fatto colpo o meno, ma so che ho cominciato a pensare a come impostare la mia attività ben prima di cominciare il corso.
Mi sono quindi immaginato già AMM e ho cominciato a pensare a come avrei potuto risultare attrattivo verso i miei possibili clienti. E questi pensieri, manco a dirlo, avvenivano soprattutto durante le mie escursioni solitarie in montagna. Mi capitava, quindi, di dirigermi verso una cima, un laghetto, un rifugio, a volte mi bastava perdermi in un bosco per qualche ora.
Queste mete erano figlie di un mio preciso desiderio, a volte inconscio o a volte suggerito da qualche post sui social di amici o anche perfetti sconosciuti. Insomma, nel preparare un’escursione, a volte mi immaginavo di ritrovarmi sulle rive di un bel laghetto di montagna lanciando bastoni in acqua alla Marta e all’Ugo (i miei fedelissimi compagni di escursione a 4 zampe), altre sulla cima di un monte con lo sguardo che spaziava a 360°, altre ancora di dirigermi verso un rifugio, un bivacco, la baita.
E c’era sempre una voglia che prevaleva: un giorno avevo bisogno di ACQUA, di perdermi nei riflessi di un laghetto, ascoltare lo scorrere dei ruscelli, seguire con la mente una goccia che precipita giù per una cascata; oppure avevo voglia di salire su una cima, un po’ per sfida, un po’ perché come disse un tale
chi più in alto sale più lontano vede
un po’ perché lassù sopra di te hai soltanto il cielo, solo ARIA pura da respirare; a volte invece avevo voglia di rivivere quei momenti scolpiti nei miei ricordi di bambino, aspettare la sera, il tramonto, il cielo che si spegne e poi si riaccende di miriadi di stelle, il FUOCO della stufa e del camino a riscaldare le fresche serate estive in baita; e infine a volte mi bastava fantasticare di uscire di casa, zaino in spalla, nessuna meta particolare, solo voglia di stare nella natura, camminare con la TERRA sotto i piedi.
Ecco, quindi, che la mia visione comincia a prendere forma: perché se il mio viaggio, la mia destinazione, dipendono da una indefinibile preferenza per uno di questi 4 ELEMENTI la stessa cosa non può succedere alle persone che voglio accompagnare? E quindi perché non proporre i trekking, le escursioni, suddividendoli in queste macrocategorie, rendendo al pubblico più facile la scelta?
Secondo la teoria dei 4 elementi, ACQUA, ARIA, TERRA E FUOCO sono gli elementi naturali da cui trae origine ogni sostanza di cui è composta la materia. 4 parole, 4 entità che racchiudono un mondo intero, la suddivisione della NATURA nei suoi 4 componenti. La natura, quella cosa che è come l’abbraccio di una mamma, da cui la vita ti può portare lontano ma che rimane sempre il nostro rifugio più prezioso, dove lo spettacolo della vita si manifesta in tutto il suo splendore.
Ed è all’abbraccio della natura che ci concederemo durante le nostre esplorazioni, cercando un contatto più intimo con la terra, magari togliendo gli scarponi e camminando a piedi nudi sull’erba, col vento ad accarezzarci il viso, l’acqua delle sorgenti a dissetarci ed un fuoco a riscaldarci. Ma sarà anche l’occasione per esplorare il nostro intimo, lontani dai condizionamenti della quotidianità, adeguandoci ai ritmi dell’ambiente che ci circonda e riempendoci dell’energia che ne diffonde, mettendo nello zaino la voglia di evadere e di vivere pienamente.